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(foto dicembre 2008)
Oltre 25 anni di professione (dal 1998) mi hanno insegnato:
1. che se non siamo determinati a tutelare i nostri diritti nelle forme di legge, nessuno busserā mai alla nostra porta per offrirci quanto ci spetta;
2. che una buona intesa personale tra cliente e avvocato e vedere le cose allo stesso
modo sono fondamentali per lavorare al meglio alla pratica e che, a tal fine, la comunicazione deve essere diretta e trasparente;
3. che sempre a tutela del cliente, sue richieste ed ipotesi di strategie difensive irragionevoli non potranno venire supportate ("l'avvocato non vende corda");
4. che il diritto pratico, la cui certezza ed obiettivitā č relativa, costituisce la risultante tra i giudizi di valore
cristallizzati nelle norme di legge (quelle privatistiche,
fortunatamente, meno legate alla politica) e l'emotivitā fluida, espressa da chi č chiamato ad interpretare tali norme e ad inquadrare i fatti di causa.
5. che clienti, controparti, avvocati, giudici ed i tanti attori e comparse del grande palcoscenico "giustizia" sono esseri umani prima di ogni altra cosa;
6. a non sorprendermi mai di niente, fuori e dentro le aule di udienza, ed a
trarre, nel qui e ora, da fatti e situazioni oggetto di analisi il
massimo risultato utile per il cliente, per il resto abbandonando tali fatti alla
corrente del fiume senza strascichi emotivi;
7. che "tutto torna" e che onestā, coerenza, fair play e rispetto pagano sempre.
F.N.